Uno dei più grossi incubi delle donne (e non solo) è la cellulite, il cui vero nome è panniculopatia edemato – fibro – sclerotica (P.E.F.S.), derivante dal un’alterazione del derma e dell’ipoderma.
In condizioni ottimali, le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo funzionano da riserva di energia per l’organismo, che brucia grassi ogniqualvolta abbia necessità di combustibile. Infatti il tessuto adiposo va considerato un organo multideposito formato da una combinazione di piccoli vasi sanguiferi, tessuto nervoso, cellule chiamate adipociti, fibroblasti e precursori degli adipociti conosciuti come preadipociti con un ruolo maggiore nel metabolismo glucidico e lipidico e complesse funzioni endocrine.
In caso di stasi del circolo venoso questa “riserva”, costituita dagli adipociti, diventa difficile da utilizzare, si accumula fino a comprimere i capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose. Il plasma si infiltra fra le cellule, con il tempo provoca un’ infiammazione del tessuto adiposo con formazione di fibrosi dei tessuti sottocutanei: i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile. Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa patologia, perché di vera e propria patologia si tratta, anche se spesso ci si limita al suo significato di banale inestetismo.
La cellulite si manifesta in vari modi, soprattutto in presenza di fattori predisponenti:
- Ereditarietà
- Fattori ormonali
- Disturbi circolatori
- Vita sedentaria
- Abbigliamento inappropriato (scarpe scomode o indumenti comprimenti troppo attillati)
- Dieta squilibrata
- Stitichezza
- Obesità
- Allergie ed intolleranze alimentari
- Stress.
Inizialmente si ha una modesta sofferenza della circolazione venosa e linfatica che, agendo sul tessuto cutaneo e sottocutaneo, ne determina una sofferenza. Segue un ristagno di sostanze di rifiuto che si infiltrano nelle intersezioni sottocutanee, dando luogo al processo infiammatorio che è, appunto, la cellulite vera e propria. Questa situazione non è necessariamente legata al sovrappeso, ma è influenzata dalle predisposizioni su base genetica, dallo stile di vita, dalle alterazioni ormonali e della microcircolazione.
La cellulite può colpire diverse parti del corpo, anche in base al sesso e all’età:
- Fianchi
- Cosce (sia parte interna che esterna nonchè posteriore)
- Polpacci
- Ginocchia
- Caviglie, in particolare nella zona dietro i malleoli
- Spalle
- Braccia.
Anche per la cellulite si possono avere degli ottimi risultati con metodi di Medicina Integrata sfruttando prodotti naturali o principi di Medicina Tradizionale Cinese.
Iniziamo…
FITOTERAPIA
Alcuni alimenti possono aiutare a prevenire e combattere la cellulite:
- Sedano, cetrioli e meloni, se assunti crudi, oltre che essere rinfrescanti, favoriscono la diuresi.
- Frutti di bosco e sottobosco, ricchi di bioflavonoidi, veri alleati per una buona microcircolazione.
- Succo di barbabietole, che disintossica il fegato.
- Succo d’ananas, che favorisce l’eliminazione di liquidi in eccesso.
- Alghe (divenute di uso più comune con l’aumento dei ristoranti cinesi e giapponesi), che, ricche di minerali ed oligoelementi, hanno, inoltre proprietà emollienti per la pelle e favoriscono il dimagrimento.
Un sostanziale aiuto lo si può avere da un decotto anticellulite che si prepara facendo bollire per 10 minuti in un litro d’acqua 15 grammi di un composto di radice di asparago, radice di romice, foglie di frassino e peduncoli di ciliegia (che possono essere acquistati in erboristeria) e bevendone tre bicchieri lontani dai pasti.
Per combattere il sovrappeso, invece, possiamo preparare un decotto depurativo e diuretico, facendo bollire per 15 minuti in un litro d’acqua un composto di 30 grammi di radice di bardana, 30 grammi di foglie di noce, 30 grammi di tarassaco, 30 grammi di pilosella e 10 grammi di gemme di pino; bevetelo la mattina a digiuno e la sera prima di andare a letto.
Se invece vogliamo utilizzare gli oli essenziali per un massaggio drenante anticellulite, da aggiungere (nella quantità di 3-4 gocce) a 15 ml di olio di mandorle dolci, i più indicati sono quelli di:
- Cipresso
- Ginepro
- Rosmarino
- Lavanda
- Limone
- Geranio
- Salvia.
OMEOPATIA
Il farmaco omeopatico più indicato se la cellulite è concentrata su cosce e fianchi, è Thuja, iniziando con 5 CH, 3 granuli mattina e sera per 30 giorni; poi 7 CH, 3 granuli mattina e sera per ulteriori 30 giorni; infine 9 CH, 3 granuli mattina e sera per altri 30 giorni.
Se invece la cellulite è distribuita sostanzialmente su tutto il corpo, è preferibile utilizzare Natrum sulphuricum, anche in questo caso iniziando con 5 CH, 3 granuli mattina e sera per 30 giorni; poi 7 CH, 3 granuli mattina e sera per ulteriori 30 giorni; infine 9 CH, 3 granuli mattina e sera per altri 30 giorni.
AGOPUNTURA
La cellulite, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, va considerata come una malattia multifattoriale, in cui concorrono problemi costituzionali, dietetici, stress psico-fisici, ed dovuta sia ad una patologia dei canali, sia ad alterazione degli organi.
Grande importanza è dato al canale cintura DAI MAI, il cui ruolo di coesione sulle strutture energetiche dell’organismo, circondando tutti i meridiani, determina il condizionamento del passaggio energetico alto-basso. Il buon funzionamento dipende dai canali dello stomaco e delle vie biliari, per l’apporto di energia nutritiva, e del rene per l’energia essenziale. Si crea, quindi, un accumulo di freddo-umidità determinante una cattiva circolazione energetica con deficit di Milza.
Possono essere utilizzati, preferibilmente con moxa o, meglio ancora con metodo ET (terapia endogenica), i seguenti punti:
- SP6
- SP9
- CV4
- CV6
- CV12
- ST25
- BL26
- BL23
- GB31
OSSIGENO-OZONOTERAPIA
Una miscela di ossigeno e ozono iniettata sotto cute mediante microiniezioni è alla base della ossigeno-ozono terapia. Il cocktail di questi due gas ha effetto lipolitico e drenante, con riduzione delle circonferenze e rivitalizzazione dei tessuti circostanti. E’ un metodo del tutto naturale, senza uso di sostanze farmacologiche e che in genere non presenta effetti collaterali e non dà problemi di intolleranze. Sarà sempre il medico, comunque, a valutare l’entità del problema e a decidere se e come intervenire.
Poiché è sempre preferibile la prevenzione, si può limitare la comparsa di cellulite bevendo almeno un litro e mezzo di acqua ogni giorno per permettere una buona diuresi e un’eliminazione ottimale delle sostanze tossiche e di rifiuto. Vanno evitati gli eccessi di alimenti che affaticano il fegato, impedendogli di svolgere la sua azione “depuratrice” (caffè, cioccolato, bevande alcoliche, fritture, ecc.), preferendo invece alimenti ad alto contenuto di fibre (che favoriscono il transito intestinale e l’evacuazione delle scorie alimentari, riducendo l’assorbimento di zuccheri e grassi), di vitamina C, vitamina E e potassio, capace di contrastare il sodio.
Ma non dimenticate che una sana attività fisica, delle belle passeggiate ed una alimentazione equilibrata (in particolare minore consumo di sale e di alimenti conteneti additivi, conservanti e zucchero bianco) sono alla base del benessere psico-fisico.