La PSORIASI è una malattia cronica infiammatoria della pelle, non infettiva quindi non contagiosa, a carattere recidivante che spesso si associa ad artropatie (artrite psoriasica). Colpisce circa 80 milioni di persone nel mondo e nell’Unione Europea il 2-3% della popolazione.
A livello genomico è frequente l’associazione con alcuni determinanti del sistema HLA ed, in particolare, B38 e B39, nelle forme periferiche, e HLA B27 nella spondiloartrite psorisiaca. Anche se non è ancora chiara l’etiopatogenesi di questa malattia, si ritiene che batteri, virus, microtraumi e stress ripetuti favoriscano la patologia in soggetti predisposti geneticamente.
Si può avere anche un interessamento oculare con episclerite e uveite anteriore.
Le radiografie e l’ecografia confermano la diagnosi; anche l’esame capillaroscopico della plica ungueale può risultare molto utile.
Se avete genitori o nonni affetti da psoriasi sarebbe meglio prendere nota di alcuni consigli da seguire:
- evitare abiti stretti con elastici e bottoni a diretto contatto con la pelle perché potrebbero creare traumi che possono essere il fattore scatenante per innescare il processo psoriasico;
- rispettare una dieta povera di latticini, uova, carne ed insaccati. Infatti gli alimenti di origine animale sono ricchi di proteine e grassi saturi ad elevato contenuto in acido arachidonico, precursore e delle prostaglandine 2 (dotate di attività antinfiammatoria) e dei leucotrieni. Questi ultimi sono mediatori della reazione allergica e inducono il rilascio di notevoli quantità di radicali liberi, che a loro volta stimolano la lipossigenasi con ulteriore sintesi di leucotrieni. Il consumo eccessivo di proteine animali o l’intolleranza alimentare, molto diffusa in questi pazienti, comporta un aumento nella produzione ed il rilascio di sostanze che promuovono e perpetuano, in un circolo vizioso, il processo infiammatorio ed allergico.
- fare uso di creme idratanti ed olii detergenti ed emollienti delicati per il viso e per il corpo al fine di mantenere la pelle elastica e contribuire a minimizzare le microlesioni della pelle, evitando guanti di crine o spugne ruvide. Una crema alla calendula si può utilizzare come emolliente e antinfiammatorio.
La medicina omeopatica può essere utile nella cura di questa malattia da sola o anche come supporto alla medicina allopatica.
Il medico omeopata, dopo aver posto una corretta diagnosi, con l’eventuale aiuto di un dermatologo, individuerà un medicinale sintomatico e uno di fondo secondo i criteri del metodo omeopatico.
E’ necessario precisare:
- esordio ed evoluzione della malattia,
- topografia,
- natura della lesione,
- fase dominante della dermopatia,
- caratteristiche della malattia:
- modalità locali di aggravamento
- eventuali sintomi e segni concomitanti
- eventuale concomitanza causale dell’eruzione
- modalità reattive del paziente.
- tipo sensibile:
- aspetto morfologico del paziente,
- psichismo,
- tendenze morbose.
La conoscenza della costituzione (carbonica, sulfurica, fosforica, fluorica) porterà alla scelta del rimedio di fondo. Lo studio della dermopatia e della storia clinica del paziente permetterà, inoltre, di inquadrarlo in una precisa diatesi o nell’ambito di due diatesi,una delle quali in quel momento predomina: psorica, sicotica, luetica o tubercolinica.
Nelle affezioni dermatologiche croniche come questa è opportuno ricorrere alla tecnica terapeutica del DRENAGGIO, per esempio con Ribes Nigrum o Ulmus Campestris, sia per facilitare l’attività dei preparati omeopatici specifici, sia per evitare l’aggravamento omeopatico che la loro associazione può inizialmente indurre.
I rimedi omeopatici maggiormente utilizzabili sono:
- ARSENICUM ALBUM: specifico della lesione psoriasica secca con desquamazione fine, migliorata dal sole e peggiorata dal freddo e dall’inverno. Può essere anche rimedio di terreno se il paziente presenta prostrazione e spossatezza al minimo sforzo, ha la sensazione di bruciore intenso migliorato dal calore e dalle applicazioni calde con dolori brucianti, estrema freddolosità, aggravamento con il freddo e di notte (tra l’una e le tre), miglioramento con il calore, bevande e cibi caldi; le cefalee brucianti invece migliorano con applicazioni fredde alla testa (5 granuli 7 o 9 CH per una volta al dì o 30 CH tubodose una volta alla settimana per tre mesi di terapia e un mese di pausa, preferibilmente di sera a causa dell’aggravamento notturno).
- ARSENICUM BROMATUM: psoriasi circinata con segni di riduzione centrale (5 granuli 5 o 7 CH per due volte al dì).
- ARSENICUM IODATUM: psoriasi su cute secca, fredda, ispessita e infiltrata con lichenificazione da prurito bruciante, intenso e cronico, desquamazione lamellare,miglioramento con il fresco. Particolarmente indicato se si associano debolezza estrema e dimagramento nonostante l’appetito conservato, secrezioni mucose, irritanti, brucianti ed escorianti, se peggiora soprattutto con il freddo (5 granuli 7 o 9 CH per una volta al dì).
- BERBERIS VULGARE: psoriasi delle mani e regione perianale (dermatosi eritemato-squamose circolari che gauriscono a partire dal centro), migliorate da applicazioni fredde (5 granuli 5 CH per due volte al dì).
- BORAX: psoriasi localizzata alle mani e ai piedi con tendenza alla suppurazione (5 granuli 5 o 7 CH una o due volte al dì).
- BUNIAS ORIENTALIS: psoriasi vulvare (3 granuli 5 CH per due volte al dì).
- GRAPHITES: psoriasi con dermatosi umide, trasudanti, cute pallida, rugosa, malsana, tendente alla suppurazione, eruzioni escorianti e brucianti con secrezioni dense, vischiose, giallastre simili al miele, localizzate alle pieghe cutanee e attorno agli orifizi, aggravate dal calore in paziente obeso, più frequentemente femminile con tendenza all’ipo-oligomenorrea, stato depressivo, apatia aggravata dal freddo, mentre le eruzioni cutanee peggiorano con il caldo(5 granuli CH per una o tre volte al dì).
- HEPAR SULFUR: psoriasi caratterizzata da cute malsana con lesioni che tendono alla suppurazione, in paziente sensibile al tatto, irritabile, intollerante al freddo, intrattabile tanto da non voler essere toccato (5 granuli 7 CH per due volte al dì).
- HURA BRASILIENSIS: psoriasi alla regione anale e perianale (3 granuli 5 CH per due volte al dì).
- HYDRASTIS CANADENSIS: psoriasi al bordo del cuoio capelluto (5 granuli 7 CH per due volte al dì).
- HYDROCOTYLE ASIATICA: psoriasi diffusa,a placche, spesso intensamente pruriginose con desquamazione intensa (5 granuli 5 CH per due volte al dì).
- KALIUM ARSENICOSUM: psoriasi ad andamento torbido, localizzata in particolare a livello della zona estensoria di gomiti e ginocchia, che si aggrava con il calore in un soggetto astenico e freddoloso (5 granuli 7 o 9 CH per due volte al dì).
- KALIUM SULFURICUM: desquamazione abbondante su una superficie sottostante che appare umida in un paziente irritabile, ostinato con accessi di collera sindrome catarrale con secrezioni dense, lievemente irritanti, giallo- verdastre a livello della mucosa respiratoria,gastrointestinale e urogenitale; peggiora in ambienti caldi e con il riposo,migliora invece all’aria aperta e con il movimento (5 granuli 5 CH per tre volte al dì).
- NATRUM SULFURICUM: psoriasi diffusa su cute infiltrata di colore terreo, giallastro, desquamazione a squame larghe, sottili, trasparenti, giallastre con derma sottostante rosso brillante. Indicatissimo se presenta anche eruzioni umide, secernenti e brucianti con vescicole erpetiche (psoriasi pustolosa localizzata o generalizzata ), desquamazione a squame larghe che peggiorano con l’umidità con notevole ritenzione idrica, edemi, infiltrazione tissutale e tendenza all’obesità con artralgie e mialgie aggravate dall’umidità e migliorate dal movimento lento(5 granuli 15 CH per tre volte alla settimana).
- PSORINUM: psoriasi secca alternata a dermatosi umida (5 granuli 5CH per due volte al dì).
- SELENIUM: psoriasi localizzata al palmo delle mani con cute grassa e lucente, eventualmente associata a caduta di capelli, spossatezza generale con prostrazione fisica e mentale (5 granuli 7 o 9 CH per due volte al dì).
- SEPIA: psoriasi fissurata, non dolente facilmente sanguinante in particolare alle unghie in soggetti con marcata tendenza depressiva, senso di pesantezza pelvica, vampate di calore (senza arrossamento) ed aggravamento con tutto ciò che facilita la stasi venosa. (5 granuli 9 CH per due volte al dì).
- SULFUR: psoriasi invernale con prurito aggravato dal caldo, patologie alternanti (per esempio rinite allergica (5 granuli 7 CH per due volte al dì).
Come trattamento topico, importante per ridurre le microlesioni, onde evitare l’espansione delle chiazze psoriasiche, si possono usare pomate che contengano calendula officinale, equisetum arvense, petroleum, cantharis e rhus toxicodendron.
MA ATTENZIONE AL FAI DA TE CHE ANCHE NELLA PSORIASI, SIA CUTANEA CHE ARTRITICA, PUÒ PORTARE AD ERRORI COLOSSALI CON CONSEGUENZE ESTREMAMENTE SPIACEVOLI.